Sabato 20 dicembre 2014, a seguire la riunione annuale del Circolo UAAR di Salerno, lo stesso circolo organizza la presentazione del fumetto satirico BIBBIA ALLA MANO dell'artista salernitano Livio Ceccarelli.
L'evento si svolgerà presso l'Ecobistrot Salerno presentato da Fabio Milito Pagliara e con la partecipazione dell'autore.
A seguire cena conviviale per soci e simpatizzanti nello stesso locale.
Vi aspettiamo numerosi!
mercoledì 17 dicembre 2014
venerdì 12 dicembre 2014
Riunione Annuale Circolo UAAR di Salerno Sabato 20 dicembre 2014
Riunione ANNUALE Circolo UAAR Salerno
Sabato 20 dicembre 2014 alle ore 18,30 presso l'Ecobistrot* , riunione annuale (elezione cariche)
Ordine Del Giorno:
1) iscrizioni 2015
2) approvazione bilancio 2014
3) elezione coordinatore, tesoriere e attivo di circolo (hanno diritto di voto i soci 2014)
2) approvazione bilancio 2014
3) elezione coordinatore, tesoriere e attivo di circolo (hanno diritto di voto i soci 2014)
4) programmazione attività 2015
5) saluti di fine anno
6) varie ed eventuali
6) varie ed eventuali
seguirà presentazione fumetto satirico (dettagli in comunicazione a seguire) e convivio nello stesso ecobistrot
è gradito un cenno di presenza o di assenza :)
Cordiali saluti, Fabio Milito Pagliara (coordinatore del circolo)
*Ecobistrot si trova a
Lungomare Colombo, 23, 84128 Salerno SA, Italy
domenica 7 dicembre 2014
Scuola e religione
In questi giorni una serie di articoli apparsi sulla stampa e su internet mi hanno portato a commentare la questione, riordino i commenti e li posto qui.
Presepe realizzato con i Lego :-) |
Il Presepe
Una cosa è fare il presepe come introduzione alla tradizione dello stesso spiegandone le similitudini con il larario romano e/o paragonandole ad altre tradizioni più o meno simili in un contesto dunque storico.
Altro è che la scuola metta il presepe, magari nell’ingresso, senza alcun approccio critico allo stesso, per approccio critico intendo il presepe fatto dai bambini spiegando cosa rappresenta, da dove viene e quali altre tradizioni simili o come altrimenti si collacono altre tradizioni, appunto un attività didattica che coinvolga i bambini e non qualcosa di calato dall'alto che è poco più dell'occupazione di un territorio e che per i bambini ha la stessa valenza di un modellino ferroviario.
Quindi il problema non è il presepe in se per se ma dove, come, quando e chi lo mette nella scuola.
Una cosa è fare il presepe come introduzione alla tradizione dello stesso spiegandone le similitudini con il larario romano e/o paragonandole ad altre tradizioni più o meno simili in un contesto dunque storico.
Altro è che la scuola metta il presepe, magari nell’ingresso, senza alcun approccio critico allo stesso, per approccio critico intendo il presepe fatto dai bambini spiegando cosa rappresenta, da dove viene e quali altre tradizioni simili o come altrimenti si collacono altre tradizioni, appunto un attività didattica che coinvolga i bambini e non qualcosa di calato dall'alto che è poco più dell'occupazione di un territorio e che per i bambini ha la stessa valenza di un modellino ferroviario.
Quindi il problema non è il presepe in se per se ma dove, come, quando e chi lo mette nella scuola.
Il crocifisso
Problema simile se non più grave per il crocifisso. Infatti il problema non è il crocifisso in se ma il crocifisso che si trasforma in simbolo di una religione di stato che non esiste più nel nostro articolato normativo e costituzionale (e rende la presenza del crocifisso nelle aule dei tribunali una cosa di gravità inaudita).
Insomma il crocifisso assume un significato a seconda del dove come quando e da chi viene esposto.
Problema simile se non più grave per il crocifisso. Infatti il problema non è il crocifisso in se ma il crocifisso che si trasforma in simbolo di una religione di stato che non esiste più nel nostro articolato normativo e costituzionale (e rende la presenza del crocifisso nelle aule dei tribunali una cosa di gravità inaudita).
Insomma il crocifisso assume un significato a seconda del dove come quando e da chi viene esposto.
Attività Alternativa all'IRC
Infine c’è il problema dell’assenza dell’insegnamento alternativo sicuro e strutturato e affidato alla buona volontà delle singole istituzioni, ovvero la materia "Insegnamento della Religione Cattolica" per effetto del concordato del 1984 è garantito dall'asilo all'esame di stato, ma lo stato non si è preoccupato di garantire l’alternativa a chi la chiede portando spesso e volentieri a creare ostacoli di vario genere alle scuole in affanno organizzativo.
Infine c’è il problema dell’assenza dell’insegnamento alternativo sicuro e strutturato e affidato alla buona volontà delle singole istituzioni, ovvero la materia "Insegnamento della Religione Cattolica" per effetto del concordato del 1984 è garantito dall'asilo all'esame di stato, ma lo stato non si è preoccupato di garantire l’alternativa a chi la chiede portando spesso e volentieri a creare ostacoli di vario genere alle scuole in affanno organizzativo.
Approccio inclusivo
Dunque solo un approccio laico e plurale può essere realmente inclusivo dando ai bambini la possibilità di sviluppare una loro idea, perché non esistono bambini cattolici o atei o musulmani, ma bambini figli di cattolici o di atei o di musulmani (e non faccio la lista completa per brevità ).
Fabio Milito Pagliara
Dunque solo un approccio laico e plurale può essere realmente inclusivo dando ai bambini la possibilità di sviluppare una loro idea, perché non esistono bambini cattolici o atei o musulmani, ma bambini figli di cattolici o di atei o di musulmani (e non faccio la lista completa per brevità ).
Fabio Milito Pagliara
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