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venerdì 14 gennaio 2011

Campagna Ora Alternativa 2011

Quella che segue è la e-mail inviata dal nostro circolo a tutte le scuole della provincia di Salerno:

Associazione di promozione sociale iscritta al registro nazionale (n.141)
Presidenti onorari:
Laura Balbo, Carlo Flamigni,
Margherita Hack, Danilo Mainardi,
Piergiorgio Odifreddi, Pietro Omodeo,
Floriano Papi, Valerio Pocar, Sergio Staino

Sede di Salerno:
Via Rocco Cocchia 12/6, 84129 Salerno

Aperta il giovedì dalle 18,30 alle 20,30: 3289147853
salerno@uaar.it – www.uaar.it/salerno

Salerno, 14 gennaio 2011

Ai dirigenti scolastici degli Istituti della provincia di Salerno

OGGETTO: Informazioni e garanzie sulla scelta delle attività alternative alla religione cattolica

Spett.le Dirigente,

come stabilito dal Tribunale di Padova con ordinanza n. 1176 del 30 luglio 2010 in base ad un ricorso curato dall'UAAR, l'attivazione dei corsi alternativi alla religione cattolica costituisce «un obbligo» e la loro mancata attivazione costituisce «un comportamento discriminatorio illegittimo» fonte di responsabilità risarcitoria per l'Istituto scolastico.

Per garantire che la scelta delle attività alternative all'insegnamento della religione cattolica avvenga "senza alcuna forma di discriminazione" (legge 25 marzo 1985, n. 121)

CHIEDIAMO:

  • che genitori e/o studenti del suo istituto siano informati tempestivamente sul diritto all'ora alternativa alla religione cattolica e sul diritto di cambiare la scelta in merito alla frequenza dell'insegnamento facoltativo della religione cattolica per l'anno scolastico 2011/2012;
  • che in fase di iscrizione all'anno scolastico 2011/2012 siano consegnati gli allegati E e F alla circ. MIUR 101 del 30/12/2010;
  • che in qualità di dirigente scolastico si faccia garante dell'attivazione delle attività alternative, del loro inserimento nel POF e del fatto che la scelta di non frequentare l'insegnamento della religione cattolica non possa dare luogo ad alcuna forma di discriminazione.

In vista delle iscrizioni all'anno scolastico 2011/2012 la nostra associazione ha avviato una campagna informativa sul diritto all'ora alternativa.
Inviandole in allegato la cartolina della campagna, promossa all'interno del più ampio "Progetto ora alternativa" , le porgiamo i nostri migliori saluti.

Fabio Milito Pagliara - 3289147853
Circolo UAAR di Salerno

lunedì 7 dicembre 2009

Padova, convegno sull'ora di religione con Fabio Milito Pagliara


Padova, convegno sull'ora di religione

10/12/2009 16:30
LA SCUOLA È IN CROCE. L'ORA DI RELIGIONE NELLA SCUOLA PUBBLICA
Padova, 10-12-2009. Convegno regionale e corso di aggiornamento del CESP
CONVEGNO REGIONALE
giovedì 10 dicembre 2009 ore 16.30 - 19.30
Aula Magna IIS Usuelli-Ruzza Via M. Sanmicheli, 8 - Padova
autobus n°13 -16 - 24 + ampio parcheggio interno
Relazioni:
Prof. Franco Coppoli - insegnante, cobas scuola di Terni -
La religione nella scuola pubblica di uno Stato laico
Prof.ssa. Cinzia Mion - formatrice, già dirigente scolastico Treviso -
L'ora di religione cattolica e la scelta alternativa nei tagli della riforma della scuola pubblica
Prof. Alberto Marani - insegnante, cobas scuola Cesena -
L'alternativa all'IRC nella scuola secondaria superiore: una esperienza pratica
Prof. Fabio Milito Pagliara - UAAR Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti - "Costi dell'IRC e opportunità dell'Insegnamento
Alternativo. Il Progetto UAAR sull'Ora Alternativa"
Presenta e coordina il dibattito il Prof. Alessandro Punzo - CESP di Padova
Il CESP è riconosciuto dal MIUR come ENTE FORMATORE (D.M. 25/07/2006 prot. 869)
CORSO DI AGGIORNAMENTO per tutto il personale dirigente, docente e non docente della scuola; l'iscrizione è gratuita, la partecipazione rientra nelle giornate di permesso per aggiornamento ai sensi dell'art. 64 del CCNL 29/11/2007 e CCDR 19/06/2003.
Agli insegnanti verrà rilasciato l'idoneo attestato di frequenza ai sensi della normativa vigente; l' iscrizione si effettua all'apertura del convegno.
Il convegno è stato realizzato grazie alla collaborazione della sede nazionale : CESP, via Manzoni 155 Roma e dell'UAAR, via Ostiense 89, 00154 Roma

L'ATEO n.6/2009 online indice e articolo IRC


E’ in corso di distribuzione ai soci UAAR, agli abbonati e alle librerie che lo propongono il numero 6/2009 della rivista L’Ateo. La parte monografica è dedicata alla “scuola-parrocchia”. Il fascicolo contiene articoli di Turchetto, Mainetto, Milito Pagliara, Piccoli, Tamagnone, Panozzo, Pavanel, Cavazzini, Viviani, Ajmar, Carcano, Conti, Gulino, Peruzzi.



Insegnamento della Religione Cattolica (IRC): alcune precisazioni dopo la sentenza del TAR

di Fabio Milito Pagliara
In questi giorni dopo la sentenza del TAR sul ruolo degli insegnanti di Religione Cattolica si è riacceso il dibattito e la polemica sull’IRC (Insegnamento della Religione Cattolica). Purtroppo spesso la polemica ha trascurato i fatti e si è assistito al solito posizionamento preconcetto basato non sui dati oggettivi, ma su quel che si pensa siano tali dati. Riteniamo dunque utile e doveroso fare alcune precisazioni........... continua


«L’Ateo» n. 6/2009

Editoriale
Maria Turchetto, pag. 3
Scuole dell’infanzia e primarie: scegliamo per i nostri figli l’Alternativa all’IRC
Giovanni Mainetto, pag. 4
La scuola-parrocchia dei “cattotalebani”
Raffaele Piccoli, pag. 8
I litigiosi nipotini di Darwin
Carlo Tamagnone, pag. 9
I miei primi 4 vescovi
Lucio Panozzo, pag. 11
La ricerca della causalità delle azioni come predisposizione innata alla religione
Alessandro Pavanel, pag. 13
Sul significato delle scienze
Andrea Cavazzini, pag. 15
Una mano sul pacco, l’altra tesa verso il cielo
Viviana Viviani, pag. 17
Al rogo il relativista!
Franco Ajmar, pag. 18
Liberi di non credere
Raffaele Carcano, pag. 21
L’evoluzione del pensiero è come il trucco: c’è ma non si vede
Baldo Conti, pag. 23
Il premio Brian a “Lourdes” di Jessica Hausner: ambiguità e paradossi del miracolo
Maria Turchetto, pag. 27
Caritas in veritate. Ovvero: senza Vangelo niente sviluppo
Walter Peruzzi, pag. 29
Recensioni, pag. 32
Lettere, pag. 37

martedì 1 dicembre 2009

Più diritti uguale più lavoro un iniziativa per l'ora alternativa

Vi chiedo di diffondere e distribuire questo volantino tra studenti, insegnanti, genitori, dirigenti e personale della scuola






nonostante la poca chiarezza della legislazione gli USP possono (e devono) concedere organico per le attività alternative per cui riuscire ad organizzare le attività alternative nelle scuole (dall'infanzia alle superiori) è una cosa buona per tutti i precari e per la pluralità e laicità della scuola.
Quindi facciamo rispettare le leggi e facciamo si che l'ora alternativa venga realizzata dovunque venga richiesta riducendo tutte quelle resistenze amministrative dovute alle difficoltà tecnico-organizzative delle scuole

grazie :)

ps: la locandina è un pdf in formato A3 (29,7 cm x 42 cm) ma è fatto in modo che venga bene anche in formato A4
l'idea è di stampare in A4 come volantini e in A3 come locandine (casomai in cartoncino leggero piuttosto che in carta semplice)


Questa è un iniziativa del Circolo UAAR di Salerno e della Sezione di Salerno dei COBAS

Sito dei cobas: http://www.cobas.it/

lunedì 19 ottobre 2009

Ora di religione: un comunicato per una scuola laica

Comunicato congiunto di Associazioni e Comitati della Scuola Per la Scuola della Repubblica e Genitori democratici

Il comunicato è stato sottoscritto anche dalla Consulta romana per la laicità delle istituzioni, dall'Associazione "31 ottobre", dal Comitato Insegnanti Evangelici Italiani, dal Comitato Torinese per la Laicità della Scuola, dal Movimento di Cooperazione Educativa, dalla Consulta Torinese per la Laicità delle Istituzioni, da DEMOCRAZIA LAICA, dalla FNISM, dall'associazione Giuditta Tavani Arquati, dall'Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti



COMUNICATO
Le difficoltà che in questo inizio d'anno scolastico ricadono pesantemente su coloro che non scelgono l'insegnamento della religione cattolica (IRC) inducono le nostre associazioni a intervenire pubblicamente a sostegno delle denunce di genitori, studenti, insegnanti.
A noi si rivolgono genitori democratici, studenti che credono nella laicità della scuola e si vedono costretti a subire discriminazioni senza che venga loro riconosciuto il rispetto di un diritto costituzionalmente garantito.
Alle purtroppo frequenti violazioni arbitrarie del passato si aggiunge quest'anno l'alibi della scarsità di personale scolastico a causa dei pesanti tagli ai bilanci delle scuole e della grande riduzione del numero di insegnanti.
RIBADIAMO CON FORZA che sia il Nuovo Concordato (1984), sia le leggi applicative, sia pronunciamenti della Corte Costituzionale e della Giustizia Amministrativa, le stesse circolari ministeriali IMPONGONO LA PIENA FACOLTATIVITA' DELL'IRC, e, contestualmente, il pari diritto di coloro che non si avvalgono a veder rispettate le proprie libere scelte : un'attività formativa con apposito docente, studio individuale libero o assistito, la possibilità di assentarsi dalla scuola. Trattandosi di DIRITTI è obbligo dell'amministrazione scolastica assicurarne la fruibilità.
Coloro che non scelgono l'IRC non possono venire trasferiti come pacchi da una classe all'altra, o essere costretti a rimanere in classe durante l'irc come "uditori", o essere invitati a uscire dalla scuola per non creare problemi, se ciò non corrisponde a una spontanea richiesta.
CI RIVOLGIAMO pertanto ai DIRIGENTI SCOLASTICI, agli ORGANI COLLEGIALI delle scuole affinché prendano in esame tutte le possibili soluzioni, e, in caso di assoluta conclamata impraticabilità a garantire un'attività alternativa se richiesta NON ESITINO A RIVOLGERSI ISTITUZIONALMENTE AL MINISTERO P.I. PER OTTENERE SUBITO LE RISORSE NECESSARIE.
Ai GENITORI e agli STUDENTI non avvalenti raccomandiamo di mantenere ferma senza compromessi la rivendicazione del diritto alla propria dignità, di non tollerare che chi sceglie l'IRC- insegnamento facoltativo confessionale - fosse anche un solo alunno - disponga dal primo giorno di scuola di un apposito docente, mentre NULLA E' PREVISTO PER CHI USUFRUISCE DEL NORMALE ORARIO SCOLASTICO DI UNA SCUOLA LAICA.
Il diritto alla libertà di coscienza è un diritto non negoziabile, riguarda la singola persona e non può essere questione di maggioranza o minoranza.
Ricordiamolo sempre!

sabato 17 ottobre 2009

O studi questa religione o salti la lezione




Il ministero scarica definitivamente sulle scuole l'Insegnamento Alternativo



16-10-2009
La Repubblica Ed.Ligure Il Lav

ORA DI RELIGIONE, NON C'E' ALTERNATIVA


Facendosi beffe di costituzione, leggi nazionali, trattati internazionali e dello stesso concordato il ministero nega i fondi per assicurare l'Insegnamento Alternativo a chi decide di non seguire il confessionale Insegnamento della Religione Cattolica, e non basta strillare che non è confessionale perché se davvero fosse una materia di arricchimento culturale non si vede la ragione per cui debba essere insegnato da docenti che ricevano il nulla osta dalle diocesi né il motivo per cui il programma di questo insegnamento venga deciso dalla Conferenza Episcopale Italiana (organismo della Chiesta Cattolica Apostolica Romana).
Il problema è molto grave in quanto lede uno dei diritti fondamentali della persona, viola i trattati sull'educazione dei bambini infatti a differenza di quanto possono ricordare i più grandi ora viene impartito fin dall'asilo - ora scuola dell'infanzia - per ben 2 ore a settimana e continua con i bambini delle scuole elementari - ora primarie - sempre per 2 ore a settimana, per passare a 1h30' per i bambini della scuola media - ora scuola secondaria di primo grado - per terminare in 1 ora a settimana nella scuola superiore - ora scuola secondaria di secondo grado - dove il problema è più facilmente aggirabile in quanto gli alunni sono autonomi e spesso scelgono di lasciare la scuola anche a scapito di un punticino nella valutazione finale (assegnato in barba al facoltatività dell'Insegnamento della Religione Cattolica) piuttosto che subire un ora di catechismo - ora tutti a gridare MA NO NON E' catechismo è un ora di arricchimento culturale beh signori miei informatevi i programmi per i vari gradi di scuola sono qui:



  • i programmi per la scuola dell’infanzia e primaria (ex asilo/materna ed elementari) (sul sito OLIR);

  • i programmi per la scuola secondaria di primo grado  (ex scuola media) (sul sito CEI);

  • i programmi per la scuola secondaria del secondo ciclo (ex scuola superiore) (sul sito CEI).


  • E questi programmi vengono seguiti in maniera sempre più stringente con il passare degli anni, dunque non più chiacchierate amichevoli che molti ricordano e giustamente non considerano pericolose ma vero e proprio indottrinamento.



    Si ma noi cosa possiamo fare? Beh l'UAAR (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti) da molti anni porta avanti un Progetto di Ora Alternativa e ha una pagina con tutte le informazioni sull'Insegnamento della Religione Cattolica dove tutti possono trovare informazioni e collegamenti per approfondire la problematica


    Siccome il problema è di tutti ecco cosa si può fare:
    • Se come cittadini pensate che i diritti vanno garantiti a tutti e non solo promessi sulla carta per poi essere negati con scuse di vario genere, quello che potete fare è informate tutti i genitori, studenti e insegnanti, dei loro diritti sull'Insegnamento Alternativo e cosa devono fare per farli valere (in questo Vademecum viene elencato tutto con grande dettaglio).
    • Se siete genitori che pensano che i bambini non sono cattolici, atei, musulmani o induisti ma al massimo "figli di genitori cattolici, atei, musulmani o induisti" allora pretendete l'Insegnamento Alternativo per i vostri figli, è un diritto vostro ed una tutela per i vostri figli per cui non fatevi scoraggiare dai tanti "non possiamo" che incontrerete nelle scuole, loro DEVONO organizzare l'Insegnamento Alternativo se voi lo richiedete.
    • Se siete insegnanti che pensano che gli allievi debbano poter godere di tutti i loro diritti civili chiedete che nel POF della scuola venga inserito e garantito un Insegnamento Alternativo (in questo Vademecum viene elencato tutto con grande dettaglio).
    • Se siete insegnanti che pensano che i diritti dell'individuo sono inalienabili date una lezione di civiltà a questo ministero e mettete a disposizione una o più ore della vostra professionalità per garantire un Insegnamento Alternativo, in attesa che il ministero si decida a rispettare la legge e garantisca i fondi per tale insegnamento saremo ripagati da un po' di libertà in più per tutti noi.
    Io vado a fare le lettere di messa a disposizione per l'Insegnamento Alternativo nelle scuole vicine e tu?
    Fabio Milito Pagliara

    martedì 6 ottobre 2009

    Il governo taglia i fondi ai diritti civili dei cittadini









    06-10-2009
    Italia Oggi
      13


    L'attuale governo non smentisce la sua vocazione ad ignorare leggi, regolamenti ma sopratutto i diritti dei cittadini anche con la complicità degli uffici regionali che non hanno esitato a tagliare i fondi necessari a garantire l'insegnamento alternativo (all'Insegnamento della Religione Cattolica - IRC) a favore di altri capitoli di spesa.
    Infatti mentre l'Insegnamento della Religione Cattolica (IRC) è garantito dal ministero grazie a docenti di ruolo e supplenze assegnate dai provveditorati (e dunque anche esse pagate dal ministero) anche nel caso di 1 solo allievo per classe che decide di avvalersi dell'IRC succede che l'Insegnamento Alternativo - che è un diritto garantito dalla stessa legge che garantisce l'IRC sia completamente a carico delle istituzioni scolastiche sia nell'organizzazione che nella copertura economica. E così le scuole invece che  garantire un diritto cercano in tutti i modi di scoraggiare le scelte alternative per risparmiare i pochissimi fondi rimasti nel bilancio scolastico.
    Quindi l'Insegnamento della Religione Cattolica la cui natura confessionale è certificata dalla circostanza che i docenti di IRC necessitano di un nulla osta rilasciato ogni anno dalle diocesi (anche per il personale di ruolo) risulta l'unico garantito in una scuola laica di uno stato che non ha più una religione di stato dal 1984.
    Invece i genitori che volessero evitare di far frequentare le ore d'IRC ai propri figli hanno poche alternative anche se sulla carte ne avrebbero tante: Attività didattiche e formative alternative (ma non ci sono fondi per docenti e aule), studio individuale assistito (ma non ci sono fondi per pagare docenti e garantire spazi), studio individuale libero (ma non ci sono gli spazi), uscita dall'edificio scolastico (ma non sempre l'IRC è posta all'inizio o alla fine dell'orario scolastico per cui i genitori dovrebbero andare a prendere i loro figli a metà mattina per garantirne l'incolumità e inoltre così facendo alle superiori dove è la scelta più gettonato gli allievi perdono la possibilità di avere un credito aggiuntivo nella valutazione di fine anno); e naturalmente le ore sono di più numerose quanto più piccoli sono i bambini (e quinti più bisognosi di essere accompagnati e accuditi) abbiamo infatti 2 ore settimanali nelle scuole dell'infanzia e primarie (materne ed elementari), 1h30' a settimana nelle scuole secondarie di primo grado (scuola media) e 1 ora settimanale nelle scuole secondarie di 2' grado (scuola superiore).
    La situazione ancora una volta dimostra che non ci possono essere soluzioni di comodo per garantire i diritti, la finta pluralità di scelta dell'alternativa ha finora permesso ai nostri governanti di non affrontare in modo franco questo diritto negato.
    Lo stato deve trovare il modo di garantire un insegnamento alternativo, una possibilità potrebbe essere quella d'aggiungere alle varie scelte quelle di un Insegnamento Alternativo scelto dallo stato e garantito così come viene garantito l'Insegnamento della Religione Cattolica. Questo dovrebbe essere un insegnamento plurale, non confessionale e dialogico; capace di offrire agli allievi un ampio ventaglio di risposte alle grandi domande della vita su cui poi confrontarsi argomentando le proprie ragioni. Dando così agli allievi la possibilità di scoprire come le diverse filosofie e religioni rispondono alle domande sulla vita, la morte, il divino, la giustizia, l'arte, la scienza, la mente ed il mondo fisico e permettendogli di costruirsi la loro risposta in funzione della forza delle loro argomentazioni nel confronto con i compagni di classe. Questa soluzione consentirebbe anche di garantire qualche cattedra in più in questi tempi di grande precarietà in cui molte decine di migliaia di docenti sono rimasti senza lavoro dopo molti anni d'insegnamento.

    (Fabio Milito Pagliara)

    lunedì 5 ottobre 2009

    Scuola laica? Tutti i video sulla scuola del meeting Liberi di non credere




    Ecco tutti gli interventi sulla questione della laicità violata nella scuola statale italiana fatti il 19 settembre 2009 al primo meeting nazionale "Liberi di non credere" organizzato dall'UAAR per rivendicare i diritti di atei e agnostici e in generale la piena realizzazione della laicità dello stato.

    Franco Coppoli - Crocifissi fuori luogo - 1/2 - http://www.youtube.com/watch?v=F5mK0B0gWe0
    Franco Coppoli - Crocifissi fuori luogo - 2/2 - http://www.youtube.com/watch?v=YXHkE8lMQUI 
    Luciano G. Calì - Clero a Scuola - http://www.youtube.com/watch?v=wb336dzwzjM
    Rosalba Sgroia - Ora Alternativa - http://www.youtube.com/watch?v=96K7JiwupmY
    Fabio Milito Pagliara - Scuola ed educazione - http://www.youtube.com/watch?v=KUwP9jKNhn8

    Particolarmente sconvolgente risulta la lettura della memoria difensiva dell'Avvocatura dello Stato (minuto 8'45'' del video Crocifissi fuori luogo - 1/2) utilizzata contro il prof. Coppoli

    giovedì 1 ottobre 2009

    Insegnamento Alternativo un diritto negato anche con la scusa della sussidiarietà




    Insegnamenti Alternativi nella Scuola Italiana
    Insegnamento Religione Cattolica
    Insegnamento Cattolico Religione
    Cattolico Insegnamento Religione
    Cattolica Religione Insegnamento
    Religione Cattolica Insegnamento
    Religione Insegnamento Cattolico


    La ONLUS genitori democratici fa un appello per attivare gli insegnamenti alternativi in tutte le scuole





    Rubrica: RELIGIONE
    1
    01-10-2009
    Il Secolo Xix
      29
    ORA DI RELIGIONE

    e nel frattempo le materne cattoliche continuano a battere cassa (e noi ci chiediamo con quanti 0 si scrive "speranza"), ma sopratutto credo debba essere chiaro che sussidiarietà non significa smettere di offrire servizi statali, non è che perché ci sono le materne cattoliche o induiste o quel che è lo stato non deve più offrire il servizio di scuola materna, non è che perché ci sono gli oratori e le sale teatrali parrocchiali lo stato deve smettere di offrire luoghi pubblici d'incontro e condivisione altrimenti lo stato viene meno alla necessaria pluralità e democraticità del suo servizio e anche chi non è affiliato con le religioni istituzionalizzate si trova a pagare servizi offerti da agenzie non democratiche e di cui non condivide finalità e scopi.

    Rubrica: PARITA' SCOLASTICA
    1
    01-10-2009
    L' Osservatore Romano
      6
    SCUOLE CATTOLICHE A RISCHIO CHIUSURA L'ALLARME DEI VESCOVI DEL TRIVENETO
    2
    01-10-2009
    Il Resto Del Carlino
      2/3
    BOLOGNA - "LE "CATTOLICHE" SVOLGONO UN SERVIZIO PUBBLICO"
    3
    01-10-2009
    Il Resto Del Carlino
      3
    BOLOGNA - OGGI IN PIAZZA IL "MATERNA DAY" "PORTIAMO IL VALORE DELLA SPERANZA"
    4
    01-10-2009
    La Repubblica - Edizione Bologna
      2
    SCUOLE CATTOLICHE, VECCHI INSISTE "SE C'E' UNA TORTA, IL 30% VA A NOI"
    5
    01-10-2009
    La Repubblica - Edizione Bologna
      3
    MATERNE, IL COMUNE SPENDE 30 MILIONI MA LA FISM SI "ACCONTENTEREBBE" DI TRE
    6
    01-10-2009
    La Repubblica - Edizione Bologna
      3
    MATERNA DAY E SAN PETRONIO LA DUE GIORNI IN PIAZZA
    7
    01-10-2009
    La Repubblica
      14
    BREVIARIO

    martedì 29 settembre 2009

    Scuola confessionale e laicità di facciata





    Alla fine è solo una questione di soldi, le materne cattoliche chiedono finanziamenti in nome della sussidiarietà (e dell'inerzia dello stato nell'assicurare i servizi indispensabili ad una comunità), le scuole non riescono a garantire l'insegnamento alternativo in quanto mancano dei fondi che non vengono garantiti dallo stato

    Rubrica: RELIGIONE
    129-09-2009Corriere Di Bologna Ditribuito Con Corriere  4SCUOLA, IL RICHIAMO DI AIELLO: "PAR CONDICIO PER CHI FA RELIGIONE MA ANDARE IN TRIBUNALE E' INUTILE"
    229-09-2009L' Unita' Ed.Bologna/Emilia Romagna  50/51"SCUOLA, 32 MILIONI INUTILIZZATI" SERVONO PER "L'ORA ALTERNATIVA"

    e nel frattempo l'avvenire lancia un suggerimento su come facilitare la sussidiarietà in nome dell'emergenza educativa

    Rubrica: PARITA' SCOLASTICA
    129-09-2009La Repubblica - Edizione Bologna  3IL COMUNE FRENA. LE AVANCE DELLA CURIA NIENTE COMMISSIONE MISTA. SULLA SCUOLA

    In sintesi, lo stato non appronta i servizi necessari alla comunità, questi servizi vengono svolti da enti confessionali (con danno ad una formazione plurale degli alunni) che chiedono soldi allo stato oltre quelli che già ricevono dai privati e dalle varie tasse "confessionali" 8x1000, oneri secondari, sconti fiscali ecc ecc.
    E poi ci si chiede perché l'Italia non è un paese normale.

    lunedì 28 settembre 2009

    La trappola della sussidiarietà



    In sintesi, per chi non l'avesse ancora capito, il principio di sussidiarietà è il grimaldello per impadronirsi della pubblica istruzione laica e statale, già è servito per evitare che si formassero luoghi d'incontro laici e statali lasciando tutto in gestione agli oratori. Purtroppo tutti i partiti non sembrano (o non vogliono) rendersi conto di questo rischio e s'infilano in una trappola da cui è difficile uscire.

    Diciamo forte e chiaro che il principio di sussidiarietà non deve diventare una scusa per lo stato per non fare il suo dovere verso tutti i cittadini.

    Rubrica: PARITA' SCOLASTICA
    128-09-2009Il Bologna  16SCUOLA, LE RICHIESTE DI CAFFARRA NON PIACCIONO A SINISTRA E AI LAICI
    227-09-2009La Stampa  3"E' LA FINE DELLE TENSIONI FRA VATICANO E GOVERNO"
    327-09-2009Il Resto Del Carlino  8/9BOLOGNA - "LA CAPACITA' EDUCATIVA DELLA CHIESA AL SERVIZIO DELLA SOCIETA'"
    427-09-2009Il Resto Del Carlino  9BOLOGNA - "LA PRIORITA' VA AL SETTORE PUBBLICO PLURALISTA E LAICO, CHE ACCOGLIE TUTTI"
    527-09-2009La Repubblica - Edizione Bologna  2/3CAFFARRA RIVENDICA LA PARITA' "LA LIBERA SCELTA DELLA SCUOLA SIGNIFICA SOLDI ALLE PRIVATE"
    627-09-2009La Repubblica - Edizione Bologna  2"COFFERATI NON DIEDE IL PATROCINIO"
    726-09-2009L' Osservatore Romano  6LA CARTA FORMATIVA DELLA SCUOLA CATTOLICA DELL'INFANZIA
    826-09-2009Il Giornale Di Brescia  13IL MINISTRO GELMINI ALLA SAN BENEDETTO: SUOLA, GUARDA AL FUTURO
    926-09-2009L' Unita' Ed.Bologna/Emilia Romagna  53"RISORSE PER LE CATTOLICHE, NEL GRUPPO E NEL PARTITO NON CI SONO PROBLEMI"


    Sul fronte dell'Insegnamento della Religione Cattolica ogni occasione è buona per ribadire il totale disinteresse per occuparsi di problemi in maniera informata e non ideologica

    Rubrica: RELIGIONE
    127-09-2009Corriere Di Rieti E Della Sabina  18"APPOGGIATE IL MINISTRO GELMINI"

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