sabato 29 dicembre 2012

Rapporto 2012 Salerno e i diritti umani

Il Circolo UAAR di Salerno, insieme ai Radicali Salerno associazione “Maurizio Provenza” e il circolo di Nessuno Tocchi Caino “Franco Fiore”, alla Camera Penale di Salerno, al comitato Arcigay di Salerno “Marcella Di Folco” e al comitato Arcigay di Napoli, all’associazione “Indiani d’occidente”, all’associazione “Senza periferie”, all’associazione Frida e all’associazione “la vita dentro”,  sono lieti d'invitarvi alla conferenza stampa, che terranno lunedì 31 dicembre alle ore 10:30 presso il centro polifunzionale dell’associazione “la tenda”, alla via Fieravecchia 20 a Salerno, per tracciare insieme ai cittadini e alla stampa il bilancio delle attività con il “Rapporto 2012- Salerno e i diritti umani”

Al termine il brindisi di auguri dopo la presentazione dell’iniziativa: “Amnistia, Giustizia e Libertà, una bandiera dei diritti umani per la notte di San Silvestro”.
Saranno presenti:
Donato SALZANO, Segretario Radicali Salerno “Maurizio Provenza”;
gli avv.ti Rosanna Carpentieri e Loredana De Simone, Presidente e Segretario Circolo Nessuno Tocchi Caino “Franco Fiore”; 
avv. Silverio Sica, Presidente Camera Penale di Salerno; 
d.ssa Rita Romano, direttrice carcere di Eboli ICATT; 
 gli agenti di polizia penitenziaria Lorenzo Longobardi della UILPA Penitenziari e Carlo Lettieri delegato SAPPE; 
Ottavia Voza, Presidente Comitato Arcigay Salerno “Marcella Di Folco” e Antonello SANNINO, Presidente Comitato Arcigay Napoli; 
Santa ROSSI, Presidente Ass. “Indiani d’occidente”; 
Alfonsina DE FILIPPIS, Presidente Ass. Frida; 
dott. Francesco Napoli, Presidente Ass. “la vita dentro”; 
dott. Vincenzo Capuano, Ass. Sim –Salti in Mente ; 
Fabio MILITO PAGLIARA, UAAR Salerno; 
Nicola Quagliata,. Ass. immigratidirittolavoro; 
Annamaria Naddeo, Cigl Sanità; 
avv. Massimo Torre, Presidente d’onore Circolo Nessuno Tocchi Caino “Franco Fiore”;
Rosa Sabato, USB;

On. Gianfranco Valiante, Consigliere Regionale, Presidente Commissione “anticamorra”;
On. Dario Barbirotti, Consigliere Regionale; 
avv. Antonio D’Alessio, Presidente Consiglio Comunale di Salerno; 
avv. Luciano PROVENZA, Presidente Commissione Consiliare Comunale “Politiche Sociali”; 
Rosa SCANNAPIECO, Presidente Commissione Consiliare Comunale “Cultura e Ambiente”;
avv. Emiliano TORRE, Capogruppo al Consiglio Comunale di SEL;
arch. Marco PETILLO, Capogruppo al Consiglio Comunale del PSI; 
Dr. Salvatore Telese, Capogruppo al Consiglio Comunale di “Campania Libera”; 
Felice Santoro, Consigliere Comunale di “Campania Libera”;
avv. Massimiliano Franco e Carlo Padovano, Presidente e Tesoriere di Radicali Salerno “Maurizio Provenza”,

avv. Giulia Formosa, avv. Paolo Vocca, avv. Alesandro La Torraca, Enzo Scannapieco, Emilio Loffredo, Rachele Rotondo, Sofia Campana, Fabiana De Carluccio, Tina Monaco, Lella Zarrella, Matteo Luzzi, Michele Lombardi e Andrea Petrone.


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Alcuni articoli di approfondimento:

Giornata dei diritti umani Onu, ricordiamoci anche dei non credenti
http://www.uaar.it/news/2012/12/10/giornata-diritti-umani-onu-ricordiamoci-anche-non-credenti/

New global report on discrimination against the nonreligious
http://www.iheu.org/new-global-report-discrimination-against-nonreligious

Speaking Freely About Religion: Religious Freedom, Defamation and Blasphemy
http://www.iheu.org/UN-blasphemy-report

Prosciolto Manlio Padovan, ma per il pm affermare che “Dio non esiste” rappresenta comunque “un’offesa”
http://www.uaar.it/news/2012/10/22/prosciolto-manlio-padovan-pm-dio-non-esiste-offesa/

giovedì 27 dicembre 2012

Salerno 28 dicembre incontro fine anno Circolo UAAR



Vi ricordo l'incontro di venerdì 28 dicembre per i saluti di fine anno!

Ci vediamo dalle 18 in poi alla sede del circolo UAAR di Salerno in via L. Cassese, 30

vi aspetto :-)


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domenica 23 dicembre 2012

Comunicazione ai soci UAAR


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Comunicazioni ai soci Uaar

Logo Uaar
Nuovo
                        video di presentazione UAAR: I diritti civili
                        non cadono dal cielo

Nuovo video Uaar

In occasione dell'avvio della campagna iscrizioni per il 2013 l'Uaar ha realizzato un nuovo video di presentazione dell'associazione, disponibile nei canali Uaar sulle piattaforme YouTube e Vimeo. Troppo spesso i non credenti italiani, di cui vi è nel filmato un'ampia carrellata, vengono discriminati ed additati come persone senza dignità , nonostante siano, e siano sempre stati, quelli più tolleranti verso tutti gli altri. L'Uaar si propone di difendere i loro diritti negati; perché «I diritti civili non cadono dal cielo».

Proposta di legge sull'eutanasia

È stata appena depositata presso la Corte di Cassazione un proposta di legge di iniziativa popolare promossa dall'Associazione Luca Coscioni insieme all'associazione Exit e all'Uaar. Oggetto di questa proposta sono il rispetto obbligatorio (pena il risarcimento del danno) della libertà di scelta del paziente, eventualmente espressa anche attraverso un testamento biologico, e la depenalizzazione dell'eutanasia. L'Uaar chiederà ai suoi soci e simpatizzanti di aderire all'iniziativa per raggiungere in tempi brevi le 50.000 firme necessarie per portare la proposta in Parlamento.

Il nostro manifesto d'intenti

Gli obbiettivi principali dell'Uaar sono, come da statuto, la difesa dei diritti di atei e agnostici, la promozione del principio di laicità dello Stato, la valorizzazione delle culture non religiose. Le strade da seguire per il raggiungimento di questi scopi, e la posizione dell'Uaar in merito ad altre questioni, sono riassunte nel manifesto d'intenti che abbiamo pubblicato alcuni giorni fa. Questo documento va ad affiancarsi alle nostre ben più prolisse tesi.

Altre notizie Uaar:

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martedì 4 dicembre 2012

7 dicembre Riunione ANNUALE Circolo UAAR Salerno











Riunione ANNUALE Circolo UAAR Salerno
Venerdì 7 dicembre ore 18 sede circolo (Via Cassese, 30), riunione annuale (elezione cariche)
odg
1) iscrizioni 2013,
2) relazione sulla riunione circoli
3) elezione coordinatore, tesoriere e attivo di circolo
4) programmazione attività 2013
5) varie ed eventuali
segue pizza e/o passeggiata nelle strade illuminate di Salerno
 
è gradito un cenno di presenza o di assenza :)

Mappa:

sabato 24 novembre 2012

Giornata mondiale contro la violenza sulle donne UAAR Salerno


Il Circolo UAAR di Salerno é nel comitato promotore per la giornata mondiale contro la violenza sulle donne, saremo il 25 novembre 2012 nell'atrio della galleria Capitol di Salerno alle ore 11.

Il 25 novembre 2012 abbiamo deciso anche di promuovere l’adesione alla campagna di comunicazione, “NoiNo.org.”, ideata dall’Associazione Orlando di Bologna. Agli uomini che aderiranno alla nostra iniziativa chiederemo di indossare il “nastro bianco” contro la violenza e di testimoniare in video l’impegno personale e la volontà di coinvolgere altri uomini alla diffusione di una cultura maschile che disprezzi i comportamenti violenti.




Ci troverete domani mattina, domenica 25 novembre alle ore 11 nella galleria Capitol di Salerno


Corso Vittorio Emanuele, 193, 84122 Salerno


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giovedì 22 novembre 2012

Prossimi Incontri Circolo Salerno


+Sabato 24 novembre ore 18 sede circolo, riunione informale
odg
1) iscrizioni 2013,
2) relazione sulla riunione circoli
3) varie ed eventuali
segue pizza e/o passeggiata nelle strade illuminate di Salerno



+Venerdì 7 dicembre ore 18 sede circolo, riunione annuale (elezione cariche)
odg
1) iscrizioni 2013,
2) relazione sulla riunione circoli
3) elezione coordinatore, tesoriere e attivo di circolo
4) programmazione attività 2013
5) varie ed eventuali
segue pizza e/o passeggiata nelle strade illuminate di Salerno

+Venerdì 28 dicembre ore 18 sede circolo, saluti fine anno
odg
1) varie ed eventuali
segue pizza e/o passeggiata

come al solito fatemi sapere se e quando ci siete 3289147853

nota: la sede è a Via Cassese, 30

giovedì 18 ottobre 2012

ANNULLAMENTO riunione 21 ottobre rinviata a data da destinarsi




URGENTE

ANNULLAMENTO
 riunione 21 ottobre rinviata a data da destinarsi

ci scusiamo per l'inconveniente

cordiali saluti, FMP

domenica 30 settembre 2012


Gentili soci e simpatizzanti,

riunione circolo UAAR Salerno

domenica 21 ottobre 2012 ore 18 presso la sede del circolo (via Cassese 30)
seguirà cena in un locale vicino se il numero dei presenti interessati sarà congruo


OdG:
1) rinnovo iscrizioni 2013
2) attività del circolo tra novembre e marzo
3) eventuali proposte da sottoporre alla riunione dei coordinatori
4) eventuali proposte per il futuro congresso 2013
5) varie ed eventuali

partecipate numerosi!


Come sempre è gradito un cenno di partecipazione tramite mail o sms.

Per tutte le informazioni di contatto e la mappa per raggiungerci, rimando alla pagina dei contatti del nostro blog:

Cordiali saluti, Fabio Milito Pagliara

venerdì 10 agosto 2012

UAAR Salerno alle Notti dell'Aspide


In questi giorni nel comune di Roccadaspide, in provincia di Salerno, si terrà la manifestazione "Le notti dell'aspide" oltre agli spettacoli e alle specialità cilentane ci saranno i banchetti di varie associazioni tra cui l'UAAR (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti). Al banchetto Marco darà informazioni sull'associazione. 

Ecco il link alla manifestazione http://www.lenottidellaspide.it/



venerdì 27 luglio 2012

Riunione conviviale circolo UAAR di Salerno venerdì 27 luglio ore 19

Dalle ore 19 in poi vi aspetto alla sede del Circolo UAAR di Salerno in via Cassese, 30

discuteremo un po' dell'UAAR delle politiche del circolo di Salerno ecc ecc

poi verso le 20 e 30 decideremo in quale locale concludere la serata

a domani


http://www.facebook.com/events/112406955571603/


ecco la mappa per orientarsi :)


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è gradito un cenno di partecipazione o assenza :)

sabato 14 luglio 2012

QUINTO anniversario del Circolo UAAR di Salerno

Oggi cade il 5' anniversario della fondazione del circolo UAAR di Salerno che nasceva il 14 luglio 2007 durante un raduno estivo dell'UAAR nella villa messa a disposizione da una socia di Salerno e con la partecipazione di tanti soci, coordinatori passati e futuri, dell'allora segretario Villella e dell'attuale segretario Carcano e del comitato di redazione della nostra rivista "L'ATEO".

Fu una splendida festa ed un momento importante per Salerno ed il meridione in costante crisi di laicità.

Da allora il numero d'iscritti e iniziative è molto cresciuto ma il circolo può ancora crescere molto, per farlo servirà l'impegno di tutti, che tutti si sentissero "attivo di circolo".

Nelle prossime settimane festeggeremo l'anniversario e discuteremo delle iniziative autunnali.

A presto, il coordinatore Fabio Milito Pagliara

mercoledì 20 giugno 2012

Riunione circolo UAAR di Salerno 29 Giugno 2012

Riunione circolo UAAR di Salerno Venerdì 29 giugno 2012 ore 20 davanti la pizzeria Pummarola'Ncoppa dove davanti ad una pizza ed una birra discuteremo delle iniziative presenti, passate e future del circolo di Salerno.

http://goo.gl/maps/fXGj


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giovedì 22 marzo 2012

aggiornamento RIUNIONE circolo UAAR domenica 25 marzo 2012

Gentili soci e socie,

domenica 25 marzo alle ore 18 riunione presso Spaziodonna a Salerno (vicino alla stazione delle FS, Piazza Vittorio Veneto, 2 - 84123 Salerno) , la nuova sede del circolo in Via Leopoldo Cassese, 30 (84122 Salerno) in questa riunione dovremo approvare il bilancio del 2011 (inviato in posta privata ai soci).

Faremo poi un po' il punto della situazione del circolo e discuteremo di varie ed eventuali.

Ricordo che la riunione è aperta a soci e simpatizzanti ma potranno votare i soli soci iscritti per il 2012, è possibile iscriversi anche immediatamente prima della riunione.

Seguirà una cena conviviale tra soci e simpatizzanti nei pressi del luogo della riunione

a tal fine è convocata una riunione del circolo UAAR di Salerno 


Ordine del Giorno:
1) approvazione bilancio 2011
2) organizzazione prossime iniziative
3) situazione sede (da ca. 2 settimane operativa in via Cassese, 30)
4) eventi già organizzati per il 2012
5) raccolta fondi per il circolo
6) Varie ed eventuali

IMPORTANTE: rispondete per conferma a questa avvisto tramite mail a salerno@uaar.it o sms al 3289147853


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venerdì 16 marzo 2012

RIUNIONE circolo UAAR domenica 25 marzo 2012

Gentili soci e socie,

domenica 25 marzo alle ore 18 riunione presso Spaziodonna a Salerno (vicino alla stazione delle FS, Piazza Vittorio Veneto, 2 - 84123 Salerno) , in questa riunione dovremo approvare il bilancio del 2011 (inviato in posta privata ai soci).

Faremo poi un po' il punto della situazione del circolo e discuteremo di varie ed eventuali.
 
Ricordo che la riunione è aperta a soci e simpatizzanti ma potranno votare i soli soci iscritti per il 2012, è possibile iscriversi anche immediatamente prima della riunione.

Seguirà una cena conviviale tra soci e simpatizzanti nei pressi del luogo della riunione

a tal fine è convocata una riunione del circolo UAAR di Salerno 


Ordine del Giorno:
1) approvazione bilancio 2011
2) organizzazione prossime iniziative
3) situazione sede (da ca. 2 settimane operativa in via Cassese, 30)
4) eventi già organizzati per il 2012
5) raccolta fondi per il circolo
6) Varie ed eventuali

IMPORTANTE: rispondete per conferma a questa avvisto tramite mail a salerno@uaar.it o sms al 3289147853, chi non risponderà riceverà anche l'invito tramite lettera in posta ordinaria

domenica 26 febbraio 2012

Nuova sede del circolo UAAR di Salerno



Unione degli

Atei e degli

Agnostici

Razionalisti 



Circolo di Salerno





Il circolo UAAR di Salerno, in attesa di una sede istituzionale da tempo promessa, decide di non restare più senza una sede e dunque si dota finalmente di una nuova sede in Via Cassese, 30

Sede UAAR Circolo di Salerno

Via Cassese, 30

84122 - Salerno (SA)
orario: giovedi 18,30-20,30
telefono 089253145
cellulare 3289147853
mail salerno@uaar.it





mercoledì 22 febbraio 2012

Darwin Day 24 Febbraio 2012 ANGRI


In occasione del compleanno di Darwin il circolo UAAR di Salerno organizza diversi eventi nella provincia, il 24 febbraio il 3' presso l'Officina delle Idee di Angri (Corso Italia, 18). Dalle 18,30 presentazione del libro "Il senso della vita senza dio. Prendere Darwin sul serio." seguirà dibattito. Presenta e modera il coordinatore del circolo di Salerno il Ph.D. Fabio Milito Pagliara. Al termine del dibattito i presenti si riuniranno per una cena conviviale.

Recensione del libro tratta dal sito www.uaar.it

http://www.uaar.it/ateismo/opere/il-senso-della-vita-senza-dio-stewart-williams-mori









Il senso della vita senza dio. Prendere Darwin sul serio

Il senso della vita senza dio. Prendere Darwin sul serio
Steve Stewart-Williams
Espress 2011, pp. 397, 24,90 euro
ISBN: 978-88-97412-113
EAN 9788897412113
Ordina questo libro da IBS Italia Ordina questo libro da Feltrinelli
Non un altro libro sull’etica senza Dio, ma nemmeno un altro libro sull’evoluzionismo. Quello di Steve Stewart-Williams, che insegna presso la Swansea University, è invece un libro sull’impatto che l’evoluzionismo ha avuto, ha e dovrebbe avere sulle grandi questioni filosofiche: l’esistenza di Dio, il posto degli uomini nella natura, le piccole e grandi scelte morali. Il tutto condito con un approccio dichiaratamente ateo, dalla prima all’ultima pagina.
Curato da Maurizio Mori, che da parte sua rileva «la definitiva conclusione dei tempi in cui l’ateo era persona da guardare con diffidenza e sospetto», il volume si basa sulla constatazione che, «dopo Darwin, dio poggia su un terreno meno solido». Oggi, solo «una visione del mondo ateistica e darwiniana offre una spiegazione pienamente convincente dell’esistenza di sofferenze gratuite nel mondo, un chiarimento che richiede molte meno contorsioni intellettuali dell’alternativa teistica». Né le ‘spiegazioni’ si fermano qui. Le prove ‘classiche’ dell’esistenza di Dio, già messe a dura prova da Kant e ulteriormente incrinate dall’evoluzionismo, in seguito alle scoperte dell’astrofisica sono state praticamente ridotte a brandelli. Da un punto di vista filosofico il teismo è finito ormai in un angolo, e l’unica posizione alternativa all’incredulità che può avere ancora un barlume di attendibilità è quella deista. E tuttavia, sostiene Stewart-Williams, «il deista dovrebbe porsi questa domanda: se l’universo, con o senza dio, risulterebbe lo stesso, che ragione abbiamo per avere fede?»
Gli effetti del darwinismo non si fermano qui. L’evoluzionismo ha messo in discussione anche due dualismi, quello mente-materia e quello uomini-animali. Il senso della vita senza Dio è un libro che piacerà in particolare agli animalisti, perché le implicazioni della caduta dell’uomo da immagine di Dio a scimmia nuda rappresentano un punto su cui l’autore si sofferma parecchio, in particolare sulla negazione dell’idea «di un cammino precostituito di progresso evolutivo» che veda come compimento il sapiens dotato di ragione e linguaggio. Punti di vista terrestri, commenterebbe Stewart-Williams: chissà se gli uccelli ridono di noi, e della nostra incapacità di volare.
Il senso della vita senza dio è che non serve Dio per dare senso alla vita. Di morali ce ne sono tante, e sta a noi costruircene una, possibilmente rinunciando a quelle dottrine etiche che «ritengono sia più importante eliminare il piacere di certi gruppi di persone piuttosto che il dolore di altri». Stewart-Williams fa propria una concezione del mondo basata su una parola fuori moda, ‘nichilismo’ (peraltro anche il bersaglio preferito di un altro fuori moda quale Benedetto XVI), ma che usa per tradurre una convinzione, l’idea – la constatazione? - che «tutte le credenze morali sono false, perché sono tutte, indistintamente, senza fondamento». È per questo che dobbiamo rivolgerci a norme, possibilmente razionali. che tutti noi siamo chiamati a rispettare: «per la stessa ragione per cui aderiamo alle regole degli scacchi ed esigiamo che gli altri le rispettino, sottostiamo alle regole morali ed esigiamo che gli altri facciano lo stesso; non perché esse riflettano verità fuori dal tempo e situate nella mente di dio e in qualche platonico mondo delle idee, ma perché rispettarle ha effetti desiderabili». Una migliore qualità della vita. Nel corso dell’unica vita che viviamo.
Nella prefazione all’edizione italiana, l’autore plaude anche «agli sforzi degli atei italiani», attendendo «il giorno in cui il mondo, risvegliandosi, riconoscerà le loro conquiste». Un libro a suo modo militante, ma anche un esempio di quel percorso di riflessione, elaborazione ed esposizione che troppe volte manca a tanti volumi in libreria. Sulla scia di Dan Dennet, le questioni che affronta sono stimolanti e, anche se talvolta si va sul difficile e ci si attarda in polemiche, la scrittura vivace che lo contraddistingue non ne rende mai noiosa la lettura.

Raffaele Carcano
Novembre 2011

Mappa per raggiungere l'Officina delle Idee


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lunedì 13 febbraio 2012

Darwin Day 21 Febbraio 2012

In occasione del compleanno di Darwin il circolo UAAR di Salerno organizza diversi eventi nella provincia, il 21 febbraio il 2' presso la libreria La Feltrinelli di Salerno. Dalle 17,30 presentazione del libro "La vita inaspettata. Il fascino di un evoluzione che non ci aveva previsto" seguirà dibattito. Presenta e modera il coordinatore del circolo di Salerno il Ph.D. Fabio Milito Pagliara. In serata i soci e i simpatizzanti si recheranno a cenare in un locale della zona.

Recensione del libro tratta dal sito www.uaar.it




Telmo Pievani - La vita inaspettata

La vita inaspettata. Il fascino di un’evoluzione che non ci aveva previsto
Telmo Pievani
Raffaello Cortina Editore 2011, 253 pp., 21,00 euro
978-88-6030-407-0
La vita inaspettata è un libro che parte da Darwin, definito come l’uomo che per primo ebbe il coraggio di «oltrepassare il segno»; riparte da dove si era fermato Gould concludendo La vita meravigliosa, e giunge infine ad aggiornare in maniera precisa lo stato dell’arte delle discussioni sull’evoluzione. Ha come trait d’union «il concetto centrale dell’evoluzione, la contingenza storica, che non è stato ancora accolto nei nostri sistemi di pensiero»: e rappresenta, dunque, anche un grande sforzo per cercare di colmare questa lacuna.
Nonostante i tentativi di Letizia Moratti, a scuola la teoria dell’evoluzione è insegnata: quantomeno nelle scuole pubbliche e perlomeno per sommi capi. Scarsa è invece l’attenzione prestata a molti suoi aspetti che vengono erroneamente considerati minori. Uno di questi, di un’evidenza quasi palmare, è che «la vita ha sperimentato strategie indipendenti e “ci ha provato” più volte». Il tempo profondo, ricorda Pievani, è invece «pieno di ipotesi di vite alternative che hanno fallito per ragioni forse non sempre connesse a una loro inadeguatezza». I perdenti, tutto sommato, «spesso non erano così malaccio»: i vincenti, come pikaia, uno dei più antichi cordati, erano invece sparuti e  molto gracili, rispetto alle altre specie coeve.
Vale anche per noi, perché «in almeno una fase della nostra storia evolutiva ci siamo ritrovati davvero in pochi: bande sparse di ominini, mobili e intraprendenti, ma con numeri che oggi rasenterebbero il rischio estinzione». Potevamo dunque non esserci, così come potevano essere alquanto diversi: non dimentichiamo che fino a 13.000 anni fa viveva ancora l’homo floriesensis, alto poco più di un metro e alquanto diversi da noi. Sembra proprio non essere mai successo che «il vessillo dell’umanità fosse eroicamente imbracciato da una specie solitaria»: anche non ci facciamo caso, ci sono stati altri uomini che hanno visto «laghi, fiumi, foreste e praterie verdi nel Sahara». Gli hominina sono passati per sperimentazioni adattative durate sei milioni di anni nelle quali sembra proprio difficile «rintracciare una qualche tendenza inevitabile, una direzione, una traiettoria privilegiata, una freccia del tempo». Siamo invece «figli contingenti di “sola storia”, cioè di una sequenza di eventi irripetibili e generosi».
I meccanismi del cambiamento evolutivo sono ormai noti: la mutazione, la selezione, la deriva genetica, la migrazione e gli schemi evolutivi su larga scala. Alla base vi sono tre fattori: «vincoli interni (strutture); pressioni selettive esterne (funzioni di sopravvivenza in un ambiente); eventi storici peculiari». C’è ovviamente ancora molto da studiare, ma c’è relativamente poco da discutere. All’interno del mondo scientifico il confronto continua, e il testo vi dedica una certa attenzione (per esempio analizzando i teorici della complessità). Il problema è che continua anche la messa in discussione della teoria evolutiva. Per quanto i sostenitori dell’intelligent design non siano riusciti a far avanzare granché le proprie tesi nel corso degli ultimi anni, l’attenzione che raccolgono in molti ambienti è tuttora massiccia.
Pievani sottolinea come, forse, sia «proprio la nostra solitudine a farci veder l’evoluzione in modo lineare e progressivo. In mondi controfattuali alternativi dove non fossimo soli, faticheremmo a concepirci come i predestinati e forse capiremmo ancora meglio che cosa significhi davvero essere umani». Siamo abituati a pensare in questo modo, ed occorrerà molto tempo prima che queste implicazioni siano colte anche all’esterno del mondo scientifico. Non è un caso che le critiche alla teoria evolutiva abbondino sulla scrivania di chi scienziato non è - anche se magari è costretto a far ricorso ad argomentazioni pseudo-scientifiche per tentare di rendere plausibile un ragionamento fallato in partenza. Ambienti in cui si continua a cianciare dell’impossibilità di un’evoluzione «per puro caso», quando ben pochi ricercatori sostengono ormai una posizione così estrema. L’autore deve così ribadire, ancora una volta, che «l’assenza di una direzione e di una necessità intrinseca non consegna l’evoluzione al “cieco caso” e alla fredda democraticità del puro calcolo delle probabilità, bensì a un’interrelazione fra elementi casuali e storici, funzionali e strutturali, che produce una molteplicità di storie possibili. Non infinite, possibili».
Si continua a mettere in dubbio la validità dell’impianto darwiniano anche insistendo sugli anelli mancanti, come se dall’Ottocento a oggi non fosse cambiato nulla, e nonostante molti vuoti stiano pian piano cominciando a essere occupati grazie alla continua scoperta di nuovi fossili. Secondo Pievani, insistendo sugli anelli mancanti gli antievoluzionisti commettono un doppio errore, di pensare che il quesito non abbia una risposta «e di inferire da ciò che sia necessario arrendersi chissà perché al subitaneo miracolo interventista di un disegnatore intelligente». A suo dire «è uno schema di ragionamento, tipicamente umano, che fa sì che ciò che appare molto improbabile ci sembri anche impossibile, e che come tale debba allora essere spiegato attraverso un disegno, un piano, l’intenzione di qualcuno». Quando si partecipa insieme ad altri milioni di persone a una lotteria si sa che la vincita è un evento altamente improbabile, e pur tuttavia si sa anche che un vincitore ci sarà.
Toccherebbe a chi sostiene la tesi dell’intelligent design trovare «elementi che mostrino come il suo esito attuale fosse non soltanto l’unico possibile, ma addirittura il fine ultimo del processo stesso», dimostrando che «il presente realizzato ha causato il processo stesso, attirandolo a sé fin dall’inizio». L’onere della prova grava su chi afferma. Non la pensano così le gerarchie ecclesiastiche, le cui posizioni Pievani sintetizza efficacemente così: «è creazionismo, ma non si può dire». I loro testi contengono infatti «premesse imposte d’autorità, postulati assoluti, fonti parziali, definizioni arbitrarie dei termini, dichiarazioni apodittiche e conclusioni che in molti casi non discendono comunque dalle premesse». Una «ragione ideologica», la loro, «che strumentalizza fonti e argomenti per avvalorare una tesi preconcetta». Più o meno la stessa «Ragione creatrice» che Benedetto XVI ha posto all’origine dell’universo, senza ovviamente portare evidenze a supporto: ma lamentandosi, nello stesso tempo, che «la teoria dell’evoluzione non è dimostrabile sperimentalmente in modo tanto facile perché non possiamo introdurre in laboratorio 10.000 generazioni». Peccato che esperimenti sul batteri del tipoescherichia coli (così tanto di moda) abbiano oltrepassato da tempo le 40.000 generazioni.
Ma il papa non si smentisce mai. In tutti i sensi. In troppi ambiti si continua a ritenere legittimo che, a ogni domanda senza risposta, la risposta giusta sia quella religiosa. La Chiesa sembra ormai far esplicitamente proprio il concetto di Dio tappabuchi: e non lo fa solo il papa, ma anche teologi eterodossi come Mancuso e Küng. Peccato che, oltre un secolo e mezzo dopo le riflessioni di Darwin, sia difficilissimo trovare riflessioni teologiche sugli icneumonidi.
E peccato, anche, che ogni tanto le domande inevase trovino qualche risposta, invariabilmente diverse da quelle data fino a quel momento. Man mano che «franano le evidenze di finalità, e si fa sempre più fatica a difendere la somma saggezza dell’autore del mondo con gli argomenti tradizionali», allora, scrive Pievani, «si sposta l’attenzione sul piano psicologico e si paventa il fatto che la contingenza spalancherebbe su di noi una visione infelice e malinconica dell’umanità e del suo posto nella natura». Quell’umanità «disperata» di cui parla spesso il papa.
Non è affatto così, spiega Pievani nel finale del libro, in cui si toccano temi più decisamente etici. Certo, la contingenza è più impegnativa delle due alternative estreme, «il puro caso» e «la dura necessità», entrambe «deresponsabilizzanti»: la prima perché conduce al fatalismo, l’altra invece al finalismo fideista che sostiene che, poiché la nostra esistenza «non può essere frutto del caso, dunque non resta che abbandonarci fiduciosi al disegno». La contingenza storica non fornisce scorciatoie. Al contrario, «ci prende gentilmente per le spalle e ci chiede di guardare dritte negli occhi le evidenze raccolte, per il momento, dalla scienza»: «se il passato era aperto, e a maggior ragione lo è il futuro, le scelte contano, la storia si può cambiare».
Non c’è quindi alcun motivo per abbandonarci al disorientamento: anche se la chiamata alla responsabilità personale a molti non piace, la contingenza possiede «un senso liberatorio» e ci offre «un’occasione di consapevolezza e di maturità». Perché «la rivoluzione darwiniana, riletta attraverso le evidenze di oggi, arricchisce, aggiorna e riempie di nuovi significati la grande tradizione della saggezza naturalistica di Spinoza e di Leopardi».
Ci si duole spesso di quanto la prevalenza delle scienze umanistiche noccia, in Italia, alla ricerca scientifica. È quasi un dato di fatto, e costituisce sicuramente un problema. Ma ci si dimentica che porta anche alla pubblicazione di libri di impianto divulgativo (ma non solo) scritti decisamente meglio che altrove.
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Raffaele Carcano
Giugno 2011

domenica 12 febbraio 2012

Darwin Day 12 Febbraio 2012

In occasione del compleanno di Darwin il circolo UAAR di Salerno organizza diversi eventi nella provincia, il 12 febbraio il 1' presso SpazioDonna a Salerno. Dalle 17,30 presentazione del libro "Il senso della vita senza dio. Prendere Darwin sul serio." seguirà dibattito. Presenta e modera il coordinatore del circolo di Salerno il Ph.D. Fabio Milito Pagliara. Al termine del dibattito un breve rinfresco in onore di Darwin.

Recensione del libro tratta dal sito www.uaar.it

http://www.uaar.it/ateismo/opere/il-senso-della-vita-senza-dio-stewart-williams-mori

Il senso della vita senza dio. Prendere Darwin sul serio

Il senso della vita senza dio. Prendere Darwin sul serio
Steve Stewart-Williams
Espress 2011, pp. 397, 24,90 euro
ISBN: 978-88-97412-113
EAN 9788897412113
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Non un altro libro sull’etica senza Dio, ma nemmeno un altro libro sull’evoluzionismo. Quello di Steve Stewart-Williams, che insegna presso la Swansea University, è invece un libro sull’impatto che l’evoluzionismo ha avuto, ha e dovrebbe avere sulle grandi questioni filosofiche: l’esistenza di Dio, il posto degli uomini nella natura, le piccole e grandi scelte morali. Il tutto condito con un approccio dichiaratamente ateo, dalla prima all’ultima pagina.
Curato da Maurizio Mori, che da parte sua rileva «la definitiva conclusione dei tempi in cui l’ateo era persona da guardare con diffidenza e sospetto», il volume si basa sulla constatazione che, «dopo Darwin, dio poggia su un terreno meno solido». Oggi, solo «una visione del mondo ateistica e darwiniana offre una spiegazione pienamente convincente dell’esistenza di sofferenze gratuite nel mondo, un chiarimento che richiede molte meno contorsioni intellettuali dell’alternativa teistica». Né le ‘spiegazioni’ si fermano qui. Le prove ‘classiche’ dell’esistenza di Dio, già messe a dura prova da Kant e ulteriormente incrinate dall’evoluzionismo, in seguito alle scoperte dell’astrofisica sono state praticamente ridotte a brandelli. Da un punto di vista filosofico il teismo è finito ormai in un angolo, e l’unica posizione alternativa all’incredulità che può avere ancora un barlume di attendibilità è quella deista. E tuttavia, sostiene Stewart-Williams, «il deista dovrebbe porsi questa domanda: se l’universo, con o senza dio, risulterebbe lo stesso, che ragione abbiamo per avere fede?»
Gli effetti del darwinismo non si fermano qui. L’evoluzionismo ha messo in discussione anche due dualismi, quello mente-materia e quello uomini-animali. Il senso della vita senza Dio è un libro che piacerà in particolare agli animalisti, perché le implicazioni della caduta dell’uomo da immagine di Dio a scimmia nuda rappresentano un punto su cui l’autore si sofferma parecchio, in particolare sulla negazione dell’idea «di un cammino precostituito di progresso evolutivo» che veda come compimento il sapiens dotato di ragione e linguaggio. Punti di vista terrestri, commenterebbe Stewart-Williams: chissà se gli uccelli ridono di noi, e della nostra incapacità di volare.
Il senso della vita senza dio è che non serve Dio per dare senso alla vita. Di morali ce ne sono tante, e sta a noi costruircene una, possibilmente rinunciando a quelle dottrine etiche che «ritengono sia più importante eliminare il piacere di certi gruppi di persone piuttosto che il dolore di altri». Stewart-Williams fa propria una concezione del mondo basata su una parola fuori moda, ‘nichilismo’ (peraltro anche il bersaglio preferito di un altro fuori moda quale Benedetto XVI), ma che usa per tradurre una convinzione, l’idea – la constatazione? - che «tutte le credenze morali sono false, perché sono tutte, indistintamente, senza fondamento». È per questo che dobbiamo rivolgerci a norme, possibilmente razionali. che tutti noi siamo chiamati a rispettare: «per la stessa ragione per cui aderiamo alle regole degli scacchi ed esigiamo che gli altri le rispettino, sottostiamo alle regole morali ed esigiamo che gli altri facciano lo stesso; non perché esse riflettano verità fuori dal tempo e situate nella mente di dio e in qualche platonico mondo delle idee, ma perché rispettarle ha effetti desiderabili». Una migliore qualità della vita. Nel corso dell’unica vita che viviamo.
Nella prefazione all’edizione italiana, l’autore plaude anche «agli sforzi degli atei italiani», attendendo «il giorno in cui il mondo, risvegliandosi, riconoscerà le loro conquiste». Un libro a suo modo militante, ma anche un esempio di quel percorso di riflessione, elaborazione ed esposizione che troppe volte manca a tanti volumi in libreria. Sulla scia di Dan Dennet, le questioni che affronta sono stimolanti e, anche se talvolta si va sul difficile e ci si attarda in polemiche, la scrittura vivace che lo contraddistingue non ne rende mai noiosa la lettura.

Raffaele Carcano
Novembre 2011

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